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La fauna

Si tratta in generale di un’area molto frequentata dagli uccelli di passo e svernanti, anche in ragione del fatto che nei mesi più freddi viene sospesa la attività di pesca e conseguentemente diminuisce considerevolmente il disturbo sulle sponde.
 
Tra gli acquatici che più frequentemente si incontrano troviamo senz’altro la folaga (Fulica atra), il cormorano e la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), il tarabusino (Ixobrychus minutus), ma non mancano le anatre, soprattutto moriglioni (Aythya ferina) e fischioni (Anas penelope), anche se numerose sono le apparizioni di altre specie, anche più rare. Negli inverni più freddi è possibile osservare anche anatre marine e occasionalmente sule che, per una volta, lasciano l’acqua salata per dedicarsi alla pesca in acqua dolce, non senza abbandonare i loro spettacolari tuffi. 
Folaga
Folaga 
Tuffetto
Tuffetto
Sul residuo di duna antistante allo stagno, e nella zona sabbiosa all’interno, in primavera, depone le uova il corriere piccolo (Charadrius dubius) e, in inverno, passano le loro giornate decine e decine di gabbiani comuni (Larus ridibundus), a volte accompagnati da gabbiani corallini (Larus melanocephalus) e gabbianelli (Larus minutus). Regolarmente presenti in periodo invernale gli svassi maggiori (Podiceps cristatus) e i tuffetti (Tachybaptus ruficollis); frequentemente anche gli svassi piccoli (Podiceps nigricollis). Anche gli aironi cenerini (Ardea cinerea) non disdegnano di frequentare la zona insieme a un contingente di garzette (Egretta egretta) che, sempre più numerose, svernano in zona. Tra i rapaci si incontra facilmente il falco di palude (Circus aeruginosus) e, durante il passo autunnale, il falco pescatore (Pandion haliaetus).
Sugli alti pini costruiscono il proprio nido gheppi (Falco tinnunculus) e gazze, spesso in conflitto con le onnipresenti cornacchie grigie. Abbondantissimi merli e piccoli uccelli come il fringuello (Fringilla coelebs), il cardellino (Carduelis carduelis), le cannaiole (Acrocephalus scirpaceus) e gli usignoli di fiume (Cettia cetti). Nelle zone aperte allodole, pispole e ballerine bianche o, nelle immediate vicinanze dello stagno, gialle la fanno da padrone mentre, nelle aree di margine è facile far involare con un zirlo, dal folto degli arbusti, i tordi bottacci (Turdus philomelus).
Svasso Maggiore
Svasso Maggiore

La zona aperta e sabbiosa viene sfruttata da una numerosa colonia di conigli selvatici che ha disseminato il territorio di tane e cunicoli. E' stata anche riscontrata la presenza della piccola tartaruga terrestre, della volpe (Vulpes vulpes) e della donnola.


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Ultimo aggiornamento: 14/5/97
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