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Esteso per circa mille ettari il Parco di CastelFusano è caratterizzato dalla presenza di diversi tipi di ambienti tipici della area costiera del Mediterraneo. Su un substrato sabbioso , dalla morfologia leggermente ondulata , dovuta al succedersi di cordoni di dune recenti , formatesi durante tutto il periodo di progradazione del delta Tiberino , e ormai da tempo colonizzate dalla vegetazione , si alternano zone a pineta , con leccio in sottochioma , zona a lecceta vera e propria , dove i vecchi pini sono ormai quasi tutti caduti e lasciano che le querce arrivino a costituire lo strato dominante della formazione boscosa , zone a macchia mediterranea e relitte zone di bosco e vegetazione igrofili. |
Altro nemico del sottobosco è la presenza dei PINI (impiantati artificialmente in passato per la coltivazione dei pinoli) che se non potati, con le loro ampie chiome non permettono il passaggio della luce, vitale per il sottobosco.
Problema ancor più grave è la presenza dei TENSIOATTIVI (fosfati derivati dallo scarico dei detersivi nei corsi d’acqua) che giungono dal mare, portati dal vento.
Altre problematiche del territorio riguardano l’abbassamento delle FALDE FREATICHE che in seguito alla bonifica ha portato alla riduzione degli stagni, e la mancata piena attuazione della Legge Regionale del 1980 con la quale è stato istituito il Parco di Castel Fusano.
Infine concludiamo elencando brevemente alcuni comportamenti da osservare all’interno del parco:
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Ultimo aggiornamento: 16/5/97
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12/5/1997: Roberto Trezza