Riserva del Litorale Romano | Zone naturali | Valle di Malafede

Valle di Malafede

La valle è attraversata dall'omonimo fosso di Malafede, un piccolo affluente del Tevere, ed è compresa tra la Via Ostiense (tratto Casal Bernocchi-Vitinia), la Via Pontina, la Tenuta Presidenziale di Castel Porziano e le costruzioni periferiche del Villaggio Azzurro.
Per quanto concerne la flora, nel corso degli anni è cresciuta rigogliosa una vera e propria foresta di tipo mediterraneo che ospita leccio (Quercus ilex), alloro e pungitopo (Ruscus aculeatus). Segnaliamo inoltre la presenza di pioppi, sughere, pini domestici, felci e farnie. Nella zona è possibile osservare grandi stormi di gabbiani comuni (Larus ridibundus), garzette (Egretta garzetta) ed aironi cenerini (Ardea cinerea), passare velocemente da un canneto all'altro.
I rapaci diurni sono presenti con gheppi (Falco tinnunculus), poiane (Buteo buteo) e nibbi bruni (Milvus migrans), mentre predatori notturni come allocchi (Strix aluco) e barbagianni (Tyto alba) trovano rifugio nei vecchi casali abbandonati. Da notare la presenza del gruccione (Merops apiaster) che nidifica proprio in quest'area.

Nel territorio, degni di nota sono anche gli aspetti archeologici, geologici e paleontologici. Pare che milioni di anni fa nella zona ci fosse proprio un bel po' di confusione. Sono numerosissimi i fossili vegetali e animali, soprattutto di grandi mammiferi come daini, cervi, rinoceronti ed elefanti. E l'uomo? Pare che ci fosse anche lui. In quest'area, infatti, sono stati ritrovati frammenti di reperti quali vasi e punte di frecce risalenti al neolitico e, prima ancora, al paleolitico. Numerosi inoltre i reperti archeologici risalenti all'epoca romana rinvenuti nella valle quali ceramiche e monete.


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Ultimo aggiornamento: 5/8/2000
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