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Brucia la Pineta di Castelfusano, in fiamme centinaia di ettari di bosco
13/2/01
(comunicato del Comitato di Quartiere Stella Polare Stadio)
Fitofarmaci antiparassitari e pesticidi per coltivare prati per gli stadi in prossimità della Pineta di Procoio
Quanti di voi hanno sognato di avere davanti la propria abitazione un prato verde? Di quelli all'inglese per intenderci, con un'erbetta sottile e simile ad un tappeto dove potersi sdraiare e sognare l'aria limpida della campagna.
Quanti di voi sanno esattamente come si ottengono questi prati verdi "pronti da installare"? E ancora, sapevate che per ottenere il "verde" si sta avvelenando uno dei più bei litorali della nostra nazione?
Già, perché il "prato pronto", quello che si utilizza anche negli stadi, viene prodotto sfruttando un meccanismo che ha dell'ironico in quanto si sfruttano per la sua crescita "maggiorata" fitofarmaci e antiparassitari che impediscono alle malattie e alle erbe invadenti di riprodursi ma, per ironia della sorte, avvelenano l'uomo e, come in questo caso, un intero quartiere.
Come al solito la colpa è dell'uomo o meglio di chi non capisce o si rifiuta di capire quale danno sta provocando la sua azione scellerata. Non bisogna infatti essere un chimico per capire che se brucio dei contenitori di pesticidi la nube di fumo che si sprigiona è dannosa anche per me che la respiro, e se ne consumo tanto come per fare la "coltivazione di prato pronto" ne devo bruciare di conseguenza tanto e la puzza che si sprigiona dall'incenerimento (che peraltro dura giorni e giorni) si posa sul terreno, inquina anche le falde acquifere e potrebbe provocare tumori e malattie polmonari.
La domanda che ci si potrebbe porre a questo punto è perché mai non intervengono le istituzioni e la magistratura per porre un freno a questo malcostume che vede la zona della Riserva naturale del Litorale Romano cosparsa di ceneri e scorie nocive e tossiche. Purtroppo non esiste una risposta al quesito e la motivazione resta un mistero per l'uomo della strada o per il cittadino che si trova a passare lungo il litorale di Ostia.
Da cinque anni si è attivato un comitato di quartiere che ha a cuore le sorti di questa zona e con una massiccia opera di denuncia e informazione cerca di spingere le autorità a trovare un rimedio a questo scempio che costringe a "voltare la faccia dal lato opposto" per non vedere e sentire.
Sono troppe le pagine inviate a politici, giornali, autorità. Sono fin troppe le parole per spiegare e cercare di farsi capire. Sono troppe le scuse e gli scivoloni usati per sfuggire le responsabilità anche quelle meno evidenti, quelle causate dal disinteresse. Un intero litorale sta morendo avvelenato dall'uomo e con esso la vegetazione, la fauna e forse anche gli esseri umani che vi abitano intorno.
Tutto questo è il prezzo che abbiamo pagato per avere un "prato verde" artificiale !
NB Il tutto avviene alle spalle della Pineta di Procoio, nelle zone a ridosso di Viale dei Promontori - Ostia.
La legge istitutiva della Riserva del Litorale "vieta nelle aree di tipo I (Procoio è in quest'area) l'uso di fitofarmaci antiparassitari e pesticidi di prima e seconda categoria nell'esercizio dell'attività agricola".
Comitato di Quartiere Stella Polare Stadio - Ostia E-mail: stellapolarestadio@hotmail.com
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Le informazioni per la realizzazione di questa pagina sono state tratte da "Ambiente - i quaderni didattici sulla natura del litorale" di Marco D'Amico
Ultimo aggiornamento: 13/02/01
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