BIRDWATCHING
Introduzione
Il vocabolo Birdwatching significa in Italiano "osservazione degli uccelli",
tale traduzione però risulta quanto mai riduttiva infatti, chi pratica
il birdwatching in realtà fa molto di più: svolge un’attività
salutare con lunghe camminate immerso nella natura, arricchisce la propria
manifestazione naturale, ed infine, ma non ultimo, è in grado di
fornire un valido contributo scientifico raccogliendo una notevole quantità
di informazioni sugli uccelli e i loro habitat. Il birdwatcher dilettante
non si vuole sostituire all’ornitologo nello studio dell’avifauna ma lo
può affiancare nel suo lavoro e può, forse meglio di lui,
essere un operatore didattico-scientifico di prima mano.
Etica del Birdwatcher
Riportiamo le "norme di comportamento" internazionali a cui ogni birdwatcher
deve attenersi
-
La sicurezza e l’incolumità dell’animale devono avere la precedenza
su tutto
-
L’ambiente naturale deve essere sempre rispettato e protetto
-
Bisogna sempre preoccuparsi di ridurre al minimo il disturbo agli uccelli
e all’habitat :
-
non provocare volutamente o accidentalmente l’involo di un uccello ed in
particolare non farli involare in periodi "difficili" (condizioni climatiche
avverse ; periodi migratori nelle zone ove gli uccelli sostano per alimentarsi)
-
evitare di far involare gli uccelli in aree protette circondate da zone
aperte alla caccia
-
Non interferire in alcun modo con le attività riproduttive di una
specie In particolare, è buona norma :
-
non soffermarsi mai in prossimità di nidi in periodo adatto alla
riproduzione delle specie
-
non visitare periodicamente il nido per seguire le fasi di sviluppo di
uova o pulcini
-
non modificare la vegetazione attorno al nido
-
non creare in alcun modo passaggi tra la vegetazione che conducono al nido,
facilitando e stimolando l’accesso ai predatori naturali o "umani"
-
non infastidire gli animali impegnati in comportamenti legati alla riproduzione
(costruzione del nido, cova delle uova, nutrizione dei pulcini, corteggiamento,
copula ecc).
-
Non divulgare senza adeguate precauzioni la presenza (e soprattutto il
nido) di specie rare, minacciate, oggetto di commercio
-
Segnalare agli organi competenti o alle associazioni naturalistiche eventuali
azioni illegali, o presunte tali, ai danni degli uccelli e della natura
in genere, osservate nel corso delle nostre escursioni
-
Adeguarsi totalmente alle leggi vigenti in materia di protezione della
fauna e della natura
-
Rispettare i diritti dei proprietari dei terreni e delle altre persone
che frequentano o vivono gli ambienti da noi praticati
-
Mantenere un atteggiamento onesto e leale nell’effettuare e riferire le
osservazioni
-
Comportarsi all’estero come se fossimo nel nostro paese
Attrezzatura e abbigliamento
Il Binocolo
E’ lo strumento fondamentale ed un po’ compagno inseparabile del birdwatcher
. Il binocolo BW non è un binocolo qualunque. Deve riunire una serie
di qualità anche piuttosto particolari. In sintesi, un binocolo
da BW dovrà essere adeguatamente leggero, poco ingombrante, con
un buon potere d’ingrandimento, ampio campo visivo, ottima luminosità.
Un binocolo ideale di questo genere non esiste anche perché molte
delle caratteristiche sono inversamente proporzionali le une alla altre.
Perciò nella scelta del binocolo da BW consigliamo quelli compresi
tra i sette e i dieci ingrandimenti, e per iniziare e forse consigliabile
un binocolo 8x30 o 8x40.
Per i più esperti però possiamo dividere i binocoli
in due categorie a seconda se ci troviamo in habitat "aperti" o "chiusi"
:
Binocoli per gli habitat "chiusi"
Un bosco, un canneto, una macchia mediterranea costituiscono un habitat
tipicamente "chiuso" dove abbiamo occasione di osservare gli uccelli solo
a breve distanza mentre si muovono tra la vegetazione o attraversano in
volo il sentiero che percorriamo. Sarà utile quindi dotarsi di un
binocolo a scarso potere di ingrandimento e ampio campo visivo per poter
inquadrare l’animale nel breve lasso di tempo in cui si mostra allo scoperto.
Binocoli 7x50 e 8x40, quindi molto luminosi, risolvono anche il problema
della povertà di luce di questi ambienti.
Binocoli per gli habitat "aperti"
In habitat "aperti" come lungo una costa, un lago, una palude melmosa,
in mare aperto, in una prateria dove l’orizzonte visivo sarà molto
lontano e gli uccelli quindi difficilmente avvicinabili è preferibile
munirsi di binocoli potenti anzichè dotati di ampio campo visivo,
in queste condizioni del tutto inutile.
Il cannocchiale
Altro strumento ottico non indispensabile ma di grande utilità e
soddisfazione, il cannocchiale ha il grande vantaggio di possedere un elevato
potere d’ingrandimento. I cannocchiali da BW vanno da 20 a 60 ingrandimenti.
Esistono cannocchiali zoom anche di buona qualità, con oculari intercambiabili.
In questo ultimo caso si consigliano due ottiche: 20x e 40x. Il ridotto
campo visivo, oltre a rendere più difficile l’inquadratura del soggetto,
fa dei cannocchiali tipici strumenti da usarsi in ambienti aperti dove
gli uccelli spesso sono molto lontani ed inavvicinabili ; inoltre trova
un suo specifico impiego anche nell’osservazione a distanza dei comportamenti,
che impongono la necessità di non infastidire l’animale.
Accanto a questi vantaggi esistono i punti a sfavore: la pesantezza e l’ingombro,
molto superiori a quelli del binocolo ; la necessità di impiego
di un treppiede per avere un’immagine sufficientemente stabile ; impossibilità
di impiego in ambienti "chiusi ; il costo superiore a quello del binocolo.
La "guida"
L’importanza della guida è ovvia : ci permette di confrontare l’immagine
osservata attraverso le lenti del binocolo con le illustrazioni riportate
sulle pagine stampate fino a riconoscerla.
Crediamo utile consigliare due guide una complementare dell’altra. La prima
è una vera e propria guida da campo scritta dal famoso ornitologo
Roger Tory Peterson, e rappresenta la prima completa guida europea con
moderni e agevoli criteri per l’utilizzo in natura. L’edizione italiana
dal titolo Guida degli uccelli d’Europa è curata da Muzzio editore.
L’altra guida è invece tutta italiana, Guida agli uccelli d’Europa,
scritta da Francesco Mezzatesta ed è edita dalla Mondadori.
Il taccuino
Rappresenta
la banca dati delle nostre escursioni in natura e costituisce il campo
di "descrizione delle specie difficili" e non identificate. Per descrivere
un’escursione conviene attenersi ad alcune regole generali per evitare
di dimenticare di annotare dati che possono rivelarsi utili:
-
data
-
località e luogo dove è stata fatta l’osservazione
-
ora di inizio e fine escursione
-
condizioni meteorologiche (cielo e vento) schematizzate come in figura
Il taccuino deve essere di dimensione tascabile ma non troppo ridotta :
circa 10x15 cm è la misura ottimale.
Ultimo consiglio : evitate di utilizzare penne perché le pagine
del taccuino spesso si inumidiscono e le penne o pennarelli diventano inutilizzabili.
Meglio le matite.
Gli accessori
Possono essere vari a seconda delle esigenze: piccoli contenitori stagni,
sacchetti in plastica e in tela per raccogliere borre, una bussola, un
coltello da campo, una carta topografica della zona che può essere
sempre utile.
Abbigliamento
Giacche mimetiche, scarponi, stivali "a coscia", guanti "antifreddo", camicie
e pullover dai colori "naturali", gilè milletasche rappresentano
elementi del vestiario del birdwatcher. L'immagine affianco riporta due
birdwatchers in una giornata umidissima. Quello sulla sinistra è
vestito correttamente, mentre quello a destra ha degli abiti non propriamente
mimetici, inoltre è a disagio, perchè senza stivali su un
terreno bagnato. In genere valgono le seguenti regole:
-
non indossare abiti vistosi, sono preferibili indumenti dai colori simili
all’ambiente naturale praticato
-
non vestire abiti di materiale plastico rumoroso quando ci muoviamo
-
dotarsi di adeguati accessori del vestiario a seconda dell’habitat.
Un’escursione in scogliera o in montagna necessita di scarponi con
suole spesse per neutralizzare la scabrosità del suolo pietroso
e adatte a fare buona presa sulle rocce ; in palude servono invece
dei buoni stivali che non si forino alla prima canna spezzata incontrata
di traverso e sufficientemente alti se non addirittura "a coscia" per poter
passare un piccolo canale o un avvallamento allagato del terreno.
Tecniche di osservazione
Il Birdwatching vagante
Il BW vagante è la forma più comune e consona ai principianti
che devono ancora impratichirsi con il mondo selvatico. Consiste nel camminare
attraverso l’habitat scelto per l’escursione, osservando ciò che
incrociamo sul nostro cammino. Data la notevole mobilità degli uccelli,
le possibilità di osservazione sono notevoli. Durante il BW vagante
spesso è utile sfruttare elementi dell’ambiente, come rocce e vegetazione,
quali ripari da cui osservare gli uccelli senza essere notati. Una duna
sabbiosa, una macchia arbustiva al limite della palude, lo sperone roccioso
di una falesia marina possono costituire nascondigli occasionali durante
il BW vagante.
Il Birdwatching da capanno
Per birdwatching da capanno ci riferiamo alla situazione in cui per particolari
motivi è necessario o più proficuo l’uso di un riparo sicuro
che ci nasconda alla vista degli uccelli selvatici e ci permetta di osservarli.
In questo caso, il capanno è da montare al momento e deve avere
una struttura smontabile, leggera e poco ingombrante. In realtà
il capannino è utilizzato più per la caccia fotografica che
per il birdwatching. La descrizione delle tecniche di avvicinamento e di
appostamento sono ampiamente descritte in numerose pubblicazioni inerenti
il birdwatching.
Tecniche di riconoscimento
Brevemente si rammentano i caratteri fondamentali utili per il riconoscimento
degli uccelli :
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dimensioni
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colore del piumaggio
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forma del corpo
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tipo di involo
-
tipo di volo
-
comportamento
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tracce e nidi
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canto e verso
-
tipo di habitat
-
periodo dell’anno
Pagine realizzate e aggiornate dalla Lega Italiana Protezione
Uccelli - Sezione Ostia Litorale. Per qualsiasi informazione, commento,
saluto o consiglio, contattateci presso:
Lipu
Ostia
Le informazioni descritte in questa sezione sono tratte da
"Il Birdwatching per tutti - Guida all’osservazione degli uccelli a cura
della Lega Italiana Protezione Uccelli" - autore : Marco Lambertini - Gremese
Editore
Ultimo aggiornamento: 1/4/2000
Copyright © 12/05/1997: Roberto Trezza & Vincenzo Trezza