Birdwatching: andar per Natura D'inverno gli uccelli nordici si spostano nel nostro Paese alla ricerca di un clima più mite.
I
migratori sono già a svernare in Africa e il bosco è silente di
canti e di gorgheggi, maaltre specie occupano il poso di quelle assenti. Sono
gli uccelli nordici, che migrano verso il sud Europa trovando condizioni ambientali
migliori rispetto ai loro territori di nidificazione. In particolaredopo forti
pertubazioni e soprattutto nei mesi più freddi, decine di migliaia di uccelli,
di almeno una cinquantina di specie, scendono nelle regioni italiane.
Andiamo a scoprirli!
Ecco allora che arrivano dall'Europa centro-settentrionale i moriglioni
e le morette, le più comuni tra le anatre tuffatrici che
svernano in Italia. Sugli specchi d'acqua più tranquilli, sono frequenti
anche fischioni, alzavole e codoni,
tutte anatre di superficie come il diffusissimo Germano reale.
Tra gli svassi, è possibile osservare il più comune Svasso
maggiore.
Comuni su tutti i laghi e fiumi, sono poi i cormorani, le fologhe e i
bianchi gabbiani. Non tutti i gabbiani sono uguali: il più facile da incontrare
in Italia centro-settentrionale è il Gabbiano comune, proveniente
anch'esso dal nord Europa, che sceglie il nostro Paese come luogo di svernamento
con centinaia di migliaia di individui. Ma sulle coste e nei porti, e in inverno
anche nelle acque interne, il più grande ed aggressivo Gabbiano
reale e con un po' di impegno, l'elegante Gabbiano corallino
o il più minuto Gabbianello. In questa stagione le specie acquatiche si possono osservare pressochè
in tutte le aree umide della nostra Penisola, ma i grandi laghi, i fiumi e le
principali zone umide costiere sono sicuramente le aree più adatte per
il birdwatching invernale
Consigli pratici.
Come effettuare queste osservazioni? E' indispensabile un buon binocolo
magari non troppo potente ma luminoso (es. 8x30, 10x40 o 10x50) e una guida di
identificazione da campo, del tipo "Uccelli d'Europa" o "Come riconoscere
gli uccelli". Utile è anche un taccuino per registrare gli avvistamenti,
da segnarsi rigorosamente con una matita (che scrive sempre e non macchia, anche
sotto la pioggia).
Infine un'ultima ma assai pratica raccomandazione (nell'interesse degli stessi
uccelli): molte zone umide italiane sono purtroppo ancora del tutto o in parte
aperte alla caccia (la stagione venatoria termina a gennaio). Meglio allora frequentarle,
potendo durante i giorni di silenzio venatorio in cui si incontreranno animali
più tranquilli, senza il pericolo di spaventarli e spingerli in zone dove
verranno facilmente abbattuti.
Tutti gli appassionati possono partecipare con le
loro osservazioni, in collaborazione con le Sezioni LIPU o le varie associazioni ornitologiche.
Birdwatching (fonte LIPU)
LIPU CHM Ostia Litorale, Venerdì - 24 Ottobre 2008 |