BIRDWATCHING, COMUNE COME UN PASSERO
Tutti lo conosciamo: il ciarliero, invadente, simpatico, onnipresente Passero.
Ma ne siamo proprio sicuri?
Proprio perché lo pensiamo comune e poco interessante, al Passero non dedichiamo molta attenzione. E invece lo meriterebbe! Potrà capitare di trovarvi in qualche paese europeo d'Oltrealpe e notare che i passeri hanno il capo grigio, a differenza di quelli che si vedono in Italia. Gli stessi passeri dal capo grigio li potremmo addirittura osservare negli USA. Li troverete anche in Sardegna, ma più scuri; mentre quelli della campagna sono più piccoli e con disegni del capo differenti. In realtà stiamo parlando di diverse specie, sottospecie e addirittura ibridi, in alcuni casi non conosciuti approfonditamente nemmeno dagli ornitologi.
I passeri propriamente detti fanno parte dell'ordine Passeriformes e della famiglia Passeridae e tra questi ci sono alcune delle specie che meglio hanno saputo adattarsi alla convivenza con l'uomo.
Pensate che ha addirittura modificato le proprie abitudini di vita, sia per la nidificazione che per l'alimentazione, allo scopo di sfruttare gli insediamenti umani e le coltivazioni, dal livello del mare alla montagna.
La Passera europea
La specie più diffusa, chiamata anche domestica od oltremontana, è la Passera europea (Passer domesticus) la cui caratteristica, nel maschio, è di avere la parte superiore del capo (vertice) grigia. Diffusa in tutti i paesi europei, in Italia è invece localizzata solo in alcune valli alpine. Questa specie è stata introdotta anche negli Stati Uniti ed in altri paesi, diffondendosi enormemente per la mancanza di competitori.
Molto legata alla presenza umana ed onnipresente nelle città, paesi e campagne, diventa invece rara o assente nei boschi e nelle foreste estese.
La Passera d'Italia
La Passera d'Italia (Passer italiae) è il nostro comune passero, familiare a tutti, di forme compatte e becco massiccio da granivoro. Il maschio ha le parti superiori del corpo marrone, il vertice castano, le gfuance bianche, gola e petto neri, con le restanti parti inferiori grigio-biancastre. La femmina è più chiara ed uniforme, con sopracciglio chiaro poco marcato. Costruisce il nido globoso di fili d'erba e materiali artificiali in cavità d'edifici e costruzioni, soprattutto sotto i tetti.
Nonostante sia molto nota, questa specie è da tempo oggetto di discussioni tra gli ornitologi sulla sua collocazione tassonomica, essendo molto affine alle due già citate: viene infatti considerata come un "ibrido stabilizzato" tra la Passera europea e quella sarda. Ulteriori ricerche sono quindi necessarie per fare maggiore chiarezza sull'argomento.
La Passera mattugia (foto in alto)
La Passera mattugia si potrebbe definire come il "passero di campagna", in quanto legato soprattutto alle fattorie nella campagna coltivata, alberata, ricca di siepi, mentre solitamente non si insedia all'interno di grandi centri urbani; a dispetto del nome scientifico (Passer montanus) è diffusa soprattutto in pianura e in collina. E' il più piccolo fra i "passeri", con un evidente macchia nera che risalta sulle guance bianche e un collarino bianco esteso anche sulla nuca.
Altra caratteristica è il piumaggio uguale nei due sessi, diversamente delle altre specie europee che presentano un evidente "dimorfismo sessuale". Specie gregaria e coloniale, a differenza della Passera d'Italia, occupa frequentemente i nidi artificiali, arrivando ad essere la specie prevalente.
La Passera lagia
Negli ambienti tipicamente mediterranei come coste e zone aride, ad esempio Puglia e Sicilia, ma anche in alcune vallate del Piemonte, possiamo incontrare la rara Passera lagia (Petronia petronia).
Dimensioni, struttura e colorazione di entrambi i sessi ricordano la femmina di Passera d'Italia: una macchia gialla tra la gola e il petto, striatura chiaro-scura della parte superiore del capo, macchie bianche

sulla coda. Quando è sul terreno cammina invece di saltellare come fanno gli altri passeri. Viene anche detta il "passero delle roccie" perché legata ad ambienti rupicoli e rocciosi, con rada vegetazione e clima caldo e secco.
La Passera sarda
La Passera sarda (Passer hispaniolensis) è presente in Sardegna. Meno legata alla presenza umana, nidifica spesso nelle cavità di ruderi e rovine.
Questa specie si distingue per i colori molto carichi e la maggior estensione del nero sul petto del maschio, con marcate striature anche sul dorso.
Il Fringuello alpino
Altra specie inaspettatamente affine ai passeri è il Fringuello alpino (Montifringilla nivalis), che siamo abituati a vedere in montagna oltre il limite della vegetazione arborea, magari sulla neve vicino ad un rifugio mentre cerca qualche briciola lasciata dai turisti.
Abbastanza anonimo come piumaggio quando posato, diventa invece appariscente con un evidente contrasto bianco e nero delle ali quando è in volo.
LIPU CHM Ostia Litorale, Domenica - 19 Ottobre 2003 |