CHE COS’È L’INFLUENZA AVIARIA? Documento della LIPU: "TUTELARE GLI UCCELLI MIGRATORI, ORA PIU’ CHE MAI”.
L'influenza aviaria è una infezione causata da virus di tipo A che colpisce le specie avicole, sia domestiche (polli, tacchini, oche, anatre) che selvatiche (in particolare gli uccelli acquatici).
Esistono almeno 144 varietà di influenza aviaria, la maggior parte delle quali ha effetti lievi ed è classificata come "Influenza Aviaria a Bassa Patogenicità" (LPAI). Al contrario, i sottotipi H5 e H7 sono classificati come "Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità"' (HPAI) e possono causare mortalità di massa, specie tra il pollame domestico.
In effetti, il pollame domestico è particolarmente esposto al rischio di virus altamente patogeni (che sono invece meno frequenti tra gli uccelli selvatici) e questo a causa delle modalità intensive di allevamento, del sovraffollamento, delle cattive condizioni igieniche, delle situazioni di promiscuità e in generale dei bassi livelli di bio-sicurezza presenti in molti allevamenti mondiali, che consentono al virus di evolvere verso una forma altamente pericolosa.
Meno esposti al rischio del pollame domestico, anche gli uccelli selvatici possono tuttavia essere infettati e uccisi dai virus HPAI. Essi infatti contraggono probabilmente il virus tramite il contatto con il pollame domestico o con le strutture degli allevamenti utilizzati per il pollame domestico.
Non va tuttavia dimenticato, come già detto, che quando si parla di influenza aviaria è opportuno distinguere tra un problema di carattere generale, ovverosia i tanti casi di influenza aviaria a bassa patogenicità, e il problema rappresentato dai virus ad alta patogenicità dei sottotipi H5 e H7, tra i quali, ad esempio, l'H5N1 di cui si discute in queste ultime settimane.
DOBBIAMO TEMERE GLI UCCELLI SELVATICI?
Assolutamente no. Ad oggi non c'è alcuna ragione nota perché gli uccelli selvatici vadano temuti. Non esiste alcun caso di contagio tra uccelli selvatici e uomo. Non esiste alcuna prova certa che gli uccelli selvatici stiano trasportando il virus per il mondo. Non esistono prove che il virus sia particolarmente presente tra gli uccelli selvatici.
Quello che comunque è sempre opportuno ricordare, a prescindere dal problema dell'influenza aviaria, è che ogni contatto con gli animali, selvatici e non, va accompagnato dal rispetto delle elementari norme igieniche.
Ad ogni modo, mai come ora gli uccelli selvatici, i migratori, i loro habitat hanno bisogno del nostro aiuto. Tutelare i loro ambienti naturali, conoscerli meglio, studiare e conoscere le rotte di migrazione, promuovere azioni a difesa delle specie minacciate, in generale promuovere e tutelare la rete della vita è la migliore garanzia per il nostro ed il loro futuro.
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LIPU CHM Ostia Litorale, Domenica - 06 Novembre 2005 |