CACCIA E ZPS, IL DECRETO STRAVOLTO DALLA STESSA MAGGIORANZA DI GOVERNO.
LIPU: “SALTATE TUTTE LE REGOLE, UNA SITUAZIONE AVVILENTE E PERICOLOSA, L’ENNESIMA FIGURACCIA DI FRONTE ALL’EUROPA.
SI RITIRINO IMMEDIATAMENTE LE MACERIE DI QUESTO DISEGNO DI LEGGE”.
La LIPU denuncia la clamorosa inversione di marcia del Governo.
“Dopo la maglia nera inflitta all’Italia sul record europeo di procedure d’infrazione sull’ambiente, si risparmi all’Italia un’altra clamorosa eurofiguraccia”. La LIPU-BirdLife Italia torna a parlare delle modifiche approvate ieri in Commissione Agricoltura relative al decreto legge sulla caccia e le Zone di protezione speciale: “Quello che doveva essere il decreto dell’equilibrio e della risposta italiana alle procedure di infrazione, è diventato ormai un provvedimento inutile, e anzi addirittura dannoso”.
“Con il maxiemendamento presentato dalla maggioranza e approvato ieri sera in Commissione Agricoltura – dichiara Claudio Celada, Direttore Area Conservazione LIPU-BirdLife Italia - saltano tutte le regole previste originariamente dal decreto: sparite le misure di conservazione inderogabili e l’apertura posticipata della caccia nelle ZPS alla prima domenica di ottobre; indebolite le regolamentazioni su eolico e impianti vari; amplificata la possibilità di immettere fauna selvatica a fini venatori nelle ZPS, con il rischio gravissimo di inquinamento genetico; messe addirittura a rischio le linee guida generali per la conservazione delle IBA-ZPS e dunque di Rete Natura 2000; saltata ogni possibilità di risolvere il gravissimo problema delle deroghe di caccia e dunque rispondere alla procedura di infrazione europea”.
Il Governo, che aveva presentato il decreto-legge, “ha operato - prosegue Celada - una clamorosa inversione di marcia smentendo tutte le previsioni del decreto e, cosa più triste, cedendo alla protesta di piazza dei cacciatori e alle infondate difese di privilegi di parte.
A questo punto - conclude Celada - di fronte a questa situazione pericolosa, che non solo non risolverà alcuna procedura di infrazione ma che rischia invece di peggiorare, e gravemente, lo stato delle cose italiane in tema di conservazione della natura, esponendoci a una figuraccia di fronte all’Europa, chiediamo al Governo l’unica cosa dignitosa da fare: ritirare immediatamente le macerie del decreto e mettere fine a quello che doveva essere un momento importante per le politiche ambientali del nostro paese. E che invece è diventata una triste, avvilente debacle”.
UFFICIO STAMPA LIPU-BIRDLIFE ITALIA, Lunedì - 25 Settembre 2006 |