MIGRAZIONE IN EUROPA OLTRE 16 MILIONI DI COPPIE DI RONDINI
Oltre 16 milioni di coppie di rondini, suddivise in enormi stormi provenienti dall’Africa, si preparano a nidificare in Europa, dopo un viaggio migratorio lungo fino a 11mila chilometri durante il quale percorrono fino a 322 chilometri al giorno. Lo annuncia la LIPU (Lega italiana protezione uccelli) nell’ambito del progetto di educazione ambientale internazionale messo a punto da BirdLife International (LIPU in Italia) e denominato “Spring Alive”.
In generale, in Italia, sono presenti 357 specie migratrici e 248 nidificanti, mentre le specie che passano soltanto l’inverno nel nostro Paese (svernanti) sono 295 e quelle stanziali o sedentarie 143. Le più importanti specie in migrazione primaverile, oltre alla Rondine, sono il Falco pecchiaiolo, il Biancone, la Quaglia e il Cuculo.
Saranno oltre 27 milioni le coppie di uccelli che nel vecchio continente si apprestano a costruire il nido e allevare i piccoli: ai 16 milioni di coppie di rondini si aggiungono oltre 4 milioni di coppie di Cuculo, oltre 7 milioni di coppie di rondoni e circa 100mila coppie di Cicogna bianca. Quest’utima giunge in Europa attraverso due rotte: quella che dall’Africa dell’Est o dal Sudafrica la porta - attraverso il Nilo - in Medio Oriente e poi in Turchia; l’altra che dall’Africa del Nord la porta in Europa occidentale attraverso lo Stretto di Gibilterra.
LA RONDINE - In Italia le coppie di rondini nidificanti sono tra le 500mila e il milione, sparse un po’ su tutto il territorio nazionale.
La specie è facilmente riconoscibile per la biforcazione della coda e la gola rossa. Secondo i risultati dei progetti scientifici di inanellamento effettuati nel corso degli anni gran parte delle rondini nidificanti in Italia provengono dai dormitori della Nigeria, in particolare da quello di Ebbaken, mentre le rondini dirette in Scandinavia e nell’Europa del Nord provengono dal Sudafrica.
A differenza di molti altri passeriformi, le rondini sono migratori diurni e viaggiano a livello del suolo sfiorando il terreno. Viaggiano alla velocitĂ massima di 32 chilometri orari e possono percorrere fino a 322 chilometri al giorno.
Nel periodo 1970-1990 a Rondine ha subìto un drastico calo di popolazione (-40%) a causa dell’intensificazione dell’agricoltura (che ha eliminato per esempio fossi e siepi, dove la Rondine trova gli insetti di cui si nutre), dell’uso di pesticidi, della ristrutturazione degli edifici rurali (stalle in particolare) e della desertificazione nei siti di svernamento in Africa.
L’ habitat preferito dalla Rondine è costituito dalla campagna aperta e coltivata con fattorie, praterie e laghetti. Il nido è realizzato in fango e paglia, e viene posizionato sotto le grondaie o sui bordi delle stalle, dei letamai e, localmente, di camini.
La LIPU conduce da anni una campagna di sensibilizzazione sulla Rondine, sia a livello di agricoltori che di popolazione, ma anche attraverso battaglie di lobby a livello di Unione europea per ottenere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. LIPU ha anche intrapreso un’azione di tutela dei dormitori di questa specie quali per esempio quelli di Colfiorito, del Lago di Lesina e del Lago di Varese.
LA MIGRAZIONE: CURIOSITA’. Solo un quarto delle specie migratrici europee volano prevalentemente di giorno, mentre tre quarti vola (almeno una parte della distanza) di notte, a un’altezza che va per i passeriformi da qualche centinaio di metri fino a 2 mila metri (7mila l’altezza massima toccata), mentre i caradriformi (come i pivieri, i gabbiani e i limicoli) viaggiano tra i 2mila e i 4mila metri. Di notte volano preferibilmente anche beccafichi, tordi e quaglie, mentre di giorno lo Storno, la Rondine, il Fringuello, i rapaci e le cicogne.
Nel mondo il record della migrazione più lunga è detenuto dalla Sterna codalunga o artica, che nidifica lungo le coste europee e americane e migra, attraverso il circolo polare antartico, dalla parte opposta della terra percorrendo tra andata e ritorno 30mila chilometri. Alcune curiosità : se il tempo è buono, gli uccelli possono oltrepassare il Mar Baltico e il Mar Mediterraneo a notevoli altitudini in meno di 20 ore. Nel mondo, il Falaropo di Wilson vola dalla California al Cile senza fermarsi per 7mila chilometri, mentre in autunno il Piovanello maggiore, la Pittime Reale, la Pittima minore e il Piviere orientale volano dalla Nuova Zelanda alla Cina coprendo 7.500 chilometri in sole 100 ore.
LIPU Nazionale, Venerdì - 14 Febbraio 2014 |